Stasera mi guardo un Teen Drama 2


Di Alice Porta

Il “Teen Drama” è quella particolare serie tv che ci mostra com’è la vita degli adolescenti della porta accanto. Almeno se la tua porta accanto sta in California in mezzo ai miliardari, a New York insieme agli snob che vanno al liceo in limousine o in ameni paesini sulla poetica riva di un fiume.
I ragazzi sono spesso interpretati da quarantenni vestiti male e pettinati peggio che come attori non valgono una sega e più che normali adolescenti paiono in chiaro crollo psicotico ma tant’è, queste serie tv da sempre riscuotono successi colossali.

Il punto di vista è quello di un particolare ragazzino intorno ai 16 anni che vive una situazione di intenso dramma in uno stato di più totale abbandono. I genitori sono impegnati in una caterva di minchiate senza senso e quindi lo ignorano salvo poi sorprendersi perché “in questa famiglia non c’è dialogo”; i docenti, rancidi e maligni, perché chiaramente frustrati, lo odiano senza motivo; i coetanei sono degli idioti col cervello in prognosi riservata. Il poveretto può contare unicamente su un gruppetto sparuto di amici, che sono francamente inutili quando non deleteri.
Tuttavia, ripeto, i Teen Drama fanno soldoni quindi se volete anche voi scriverne uno eccovi i cinque punti fondamentali:
1. L’adolescente protagonista è sempre molto sensibile e più intelligente della media. Partorisce riflessioni alla Osho ma con le proprietà di linguaggio di Umberto Eco e vive male ogni cosa, tutta la sua vita è una costante sega mentale che scaturisce da un iniziale evento drammatico.
2. I suoi genitori sono assenti. A mala pena sanno come si chiamano. Di solito si regalano cestini di corna e alla fine muoiono malissimo.
3. Gli amici sono molto importanti, lo sostengono e lo gettano nella merda giorno dopo giorno. Di norma essi sono:
a) La bella e perciò facile.
b) Il dj vestito alla cazzo.
c) La religiosa che vuole arrivare vergine al matrimonio (fallisce a metà della quarta stagione).
d) Quello sano di mente e anche bello che però è un criminale o un drogato.
e) L’omosessuale schifato da tutti.
f) La ragazza intelligente e sfigata che non se la caca nessuno.
g) La dark che odia tutti
h) Il palestrato imbecille.
4. La morale deve essere chiara e posarsi su solidi principi: se farai sesso rimarrai incinta; se ti droghi vai in prigione; se non ti laureai col massimo dei voti finirai a fare il barbone alcolizzato.
5. Non devi bere, fumare, andare in giro in macchina, essere vanitoso e fare l’amore, perché tutto ciò è male. Ma nemmeno devi studiare: dato che nessuno fa mai i compiti o viene mai interrogato. Ci si diploma per inerzia, passando le giornate a compiangersi.

Il tutto ha come sfondo città bellissime e luccicanti, sempre soleggiate e con spiagge da favola. Non c’è mai una merda di cane per terra o qualcuno che urla “stronzo!” nel traffico.
In questa luce fatata, attorno al nostro amico teenager, si svolge la sua normale vita di giovane adulto: corse clandestine di auto, traffico d’organi, combattimenti tra cani, suicidi di massa, tratta delle bianche e gravissime malattie congenite.
Ecco qua la vera vita dei teenagers (che quando ero giovane io, invece, mi annoiavo a morte che nel mio paesino non c’era un cazzo mai da fare. Boh.)

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