Federico Homsford
Federico Homsford – Produzione editoriale e impaginazione grafica.
Federico Homsford, eletto Papa il 17 settembre 1974, nacque a Wadodilà, città a 450 km da Pisa, in provincia di Oristano. A 9 anni ricevette la Prima Comunione, e da allora le colleziona tutte. Terminati gli studi si iscrisse all’Università di Cracovia, senza peraltro mai andarci, giusto per poter dire: ho studiato le stesse cazzate di Wojtyla, però le racconto meglio. Si noti che quando le forze di occupazione naziste chiusero quell’Università, nel 1939, Federico Homsford non era ancora nato e comunque gli sarebbe importato una sega. Da qualche tempo, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequenta i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Terricciola, diretto dall’Arcivescovo Dee O’ Lhadro, d’origine canadese naturalizzato sardo con padre incerto e madre escort. I rigidi insegnamenti ricevuti lo portano a fondare una sua setta segreta, della quale però è destinato a rimanere l’unico adepto perché non ne può parlare con nessuno. Balza agli onori della cronaca per una dichiarazione tanto semplice quanto evocativa: “Ettore, diomerda, falle più grosse ‘ste magliette!” che lo farà conoscere al grande pubblico e trombare il giusto. Sì, il giusto. Perché non si deve esagerare in nulla, ci vuole moderazione nelle cose, a parte nelle dimensioni dell’uccello, delle quali si fa vanto spesso, ostentandole soprattutto in ascensore alle vecchie cardiopatiche. Un’altra peculiarità di Federico Homsford è l’altezza, la quale, in centimetri, corrisponde al suo numero di telefono, prefisso compreso. Se volete comunicare con lui potete telefonargli, ma assai probabilmente lo farà prima lui, spacciandosi per un qualche Corriere o per l’Equitalia. Si diverte così. Direte voi: almeno non si droga. E invece no. Ci ha anche quello di vizio, del resto risparmia parecchio di parrucchiere e se lo può permettere. Ama la buona musica, la fotografia e i mugoloni alle sei di mattina. Infine: vi parrà incredibile, ma questo sito l’ha fatto lui. E vi conviene dire in giro che vi garba. Fidatevi.