Il folle contratto


di Ettore Ferrini 

Com’era prevedibile nel contratto fra verdi e gialli abbondano le mostruosità, soprattutto in ambito di giustizia. Si prevede, per esempio l’estensione della legittima difesa domiciliare, eliminando l’unico elemento di interpretazione e cioè la valutazione della proporzionalità tra difesa e offesa. In sostanza la difesa diverrà sempre legittima se esercitata sulla proprietà, ergo, se il vicino vi sta sui coglioni non dovrete far altro che  che sparargli mentre pota la siepe avendo però cura di farlo cadere nella vostra porzione di giardino. Non manca poi un bel piano per l’edilizia penitenziaria che prevede la costruzione di nuove strutture e l’ampliamento delle esistenti, perché a noi ci piace creare delinquenti, chissà, forse per sentirci migliori: chi fuma una canna, chi arriva in Italia senza documenti ma anche quelli come Maurizio Polizzotto che si è preso un anno e quattro mesi per aver rubato un pezzo di parmigiano. Tutti soggetti pericolosi, per i quali è urgente un piano straordinario di assunzioni fra le forze dell’ordine e un inasprimento delle pene. Si prevede poi l’abrogazione della “non punibilità per particolare tenuità del fatto” e l’estinzione del reato per condotte riparatorie. Insomma, “tutti dentro“, come diceva il buon Alberto Sordi.




In questo quadro, già di per sé idilliaco, il documento non risparmia poi imbarazzanti minacce alla BCE, l’istituzione di organi incostituzionali definiti “comitati di conciliazione”, pericolose politiche antivacciniste e altri deliri che al solo accennarvi lo spread ha sfondato quota 150 (il record da inizio anno) e la Borsa ha perso il 2,3%. Forse ha ragione Di Maio quando dice che stanno scrivendo la Storia e di sicuro è esattamente quello che ci meritiamo, e non parlo soltanto di coloro che li hanno votati ma anche e soprattutto di quelli che non sono riusciti a costruire un’alternativa credibile a questa follia.

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