Cosa penso del reddito di cittadinanza 5


di Ettore Ferrini

Nuntio vobis, gaudium magnum, habemus reditum.




È perfino difficile stabilire quale sia l’aspetto peggiore di questo provvedimento ma il primo che salta agli occhi è senz’altro la parola “cittadinanza”, che già rende il terreno assai scivoloso; difatti nel Trattato sul funzionamento dell’UE  all’articolo 18 si legge: “nel campo di applicazione dei trattati è vietata ogni discriminazione effettuata in base alla nazionalità” e le politiche sociali (delle quali il reddito di cittadinanza fa parte) fanno proprio parte di quei “trattati”, tant’è che i fondi per finanziarle vengono stanziati proprio dall’Unione Europea. Se ne deve dedurre che una qualsiasi legge che riservi un trattamento diverso verso i soli italiani sia da considerarsi in contrasto con questo concetto, per di più si aggiunga che questi accordi assurgono anche a rango costituzionale grazie all’art.10 Cost. (“la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali”), quindi oltretutto un reddito per soli italiani è pure incostituzionale.
Altro punto cardine è la natura dell’intervento, che è di fatto assistenzialista perché non mira a cambiare realmente le cose (creare occupazione o consentire di fare impresa) ma a conservarle esattamente come sono, consegnando denaro a poveri che resteranno tali spendendoli presso ricchi che diventeranno ancora più ricchi. Questo tipo di intervento, a parole socialista ma nei fatti funzionale al mantenimento del capitalismo, è di ispirazione chiaramente fascista, si pensi infatti che col nome di “credito sociale” era già stato disposto da Mussolini e sarebbe dovuto entrare in vigore nell’aprile del ’45, poi la storia come sappiamo prese un diverso percorso. Ma a peggiorare la situazione si vanno a sommare altri particolari che avrebbero del comico se non fossero tragicamente reali: innanzitutto la tracciabilità del sussidio. Cioè tu, per il semplice fatto di essere un disoccupato, sei una specie di bambino irresponsabile che ha bisogno della supervisione dei genitori, altrimenti finisce che te li spendi tutti in Chupa Chups e figurine. E infatti Di Maio ha parlato espressamente di “spese immorali” che non possono essere effettuate col reddito di cittadinanza e per le quali si può finire addirittura in galera. Quali siano, nello specifico, non ci è dato saperlo: una birra è una spesa immorale? E un cartone da 6? Dipende se ho amici a cena? Ah già, ma posso invitarli oppure no? Voglio dire; in quanto povero ho diritto a divertirmi o può far baldoria solo chi è ricco? Non vorrei passare da immorale ma soprattutto finire dentro per una confezione di Beck’s. Altro punto: si può comprare solo presso negozi italiani, quindi scordatevi il riso alla cantonese o i tacos messicani, sul Big Mac devo informarmi meglio ma in teoria dovrebbe essere bandito anche quello, il kebab di sicuro, se ti vede Salvini spara proprio a vista. Infine vorrei sottolineare la parte peggiore, e cioè che per ottenerlo non devi aver rinunciato a nessuna proposta di collocamento, il che inevitabilmente porterà ad un crollo del valore del lavoro: anche se hai tre lauree o sei qualificato devi accettare qualsiasi cosa, perché sei povero e quindi ti devi accontentare. Questo, non dimentichiamolo, è il governo del cambiamento e in effetti qualcosa sta cambiando davvero: prima – quando ci prendevano per il culo – lo facevano alle spalle. Adesso non se ne preoccupano più.

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5 commenti su “Cosa penso del reddito di cittadinanza

  • Lella

    Insomma io ho perso il lavoro dopo 40 anni di contributi versati, non trovando un nuovo lavoro per avere un reddito subito ho accettato una pensione al 50% di soli 700€. Voglio capire; adesso uno che non ha mai lavorato o quasi avrà 780 euro di reddito di cittadinanza? Questo è immorale, non le birre!

  • luigi

    ogni mese prima di ricevere la vidimazione della tessera di povertà(che chiamano impropriamente reddito di cittadinanza),dovrai presentare gli scontrini per giustificare come hai speso i soldi,oppure, nei buoni che ti daranno,sono specificato i generi alimentari che potrai acquistare ?……….se no, chi controllerà i tuoi acquisti?……. saranno i 10.000 poliziotti proposti in finanziaria?…………………………….

  • gesucca

    Sono più o meno d’accordo, ma ti devo contraddire su una cosa: il valore del lavoro non può crollare più di così. Se sei ridotto a usufruire dei Centri per l’Impiego per trovare un impiego, significa che professionalmente non sei appetibile – non hai nessuna qualifica, esperienza o conoscenza effettivamente spendibile nell mercato del lavoro. Perciò sei *già* costretto ad accettare qualunque cosa, che ti diano il Reddito di Cittadinanza o no.

  • Margherita Manconi

    Beh, porterei l’esempio di innumerevoli paesi in Sardegna dove per ovvie ragioni il lavoro è prettamente turistico e, da ottobre a Maggio tutto langue che formazione mi dai ? Che offerta nel nulla? D’inverno nei monti barbaricini che facciamo ? Per sapere.