Gli orologi degli anni ’80


di Ettore Ferrini

Gli orologi degli anni ’80 erano fantastici. Ve li ricordate quei plasticoni della Casio con il cronometro e il conto alla rovescia? Ecco, io posso capire tutto, ma il conto alla rovescia perché? Cioè, a parte la N.A.S.A. voi avete sentito di qualcuno a cui servisse? Poi c’erano addirittura quelli con la calcolatrice, severamente vietati durante i compiti, venivano proprio sequestrati, disinnescati tipo ordigni nucleari e riposti nell’armadietto chiusi a chiave. Che poi a noi mica ci serviva l’orologio: la mattina c’era la campanella e il pomeriggio sapevi che erano le quattro perché iniziava Bim Bum Bam. A noi ci serviva solo il cronometro per vedere chi resisteva di più senza respirare, un gioco bellissimo, morivano in pochissimi fra l’altro. Infatti a un certo punto, per evitare l’ecatombe, iniziarono a metterci anche i giochini: le corse di formula uno, le astronavi, tutto rigorosamente “al quarzo”, che era chiaramente una presa per il culo visto che tutto l’orologio costava 10.000 lire quindi il quarzo manco l’aveva visto, tuttalpiù ci sarà stato un pezzo di ceramica, una scheggia di cesso della Richard Ginori. Comunque, siccome sono buono (non è vero) e magari voi siete troppo giovani, vi allego foto esplicative.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *