Siamo circondati da idioti? 1


di Ettore Ferrini 

La gente è idiota, si calcola che dall’epoca vittoriana abbiamo perso in media 14 punti di QI. Alcuni scienziati attribuiscono la colpa alle mutazioni genetiche, altri al fatto che i nostri cervelli si siano progressivamente rimpiccioliti o addirittura alla pessima alimentazione, sta di fatto che ci sono fior di studi a dimostrarlo e comunque basta leggersi la letteratura di quel periodo (Charles Dickens, per dirne uno) o pensare alle invenzioni di allora (la metropolitana, la fotografia) per capire che ci stiamo involvendo.




Gli idioti si dividono in varie categorie: c’è l’idiota per pigrizia: “me lo configuri te, che tanto ti ci vogliono due minuti?” (a tu’ madre per piglia’ la pillola gliene bastava anche uno), c’è l’idiota monotematico, quello che di qualsiasi argomento stiate parlando finirà per parlare dell’unica cosa che gli interessa (voi dite “ti offro un caffè” e lui “e allora il PD?”), poi c’è l’idiota frustrato, quello che ce l’ha con voi a prescindere, perché magari avete più like o followers di lui. Lui è tremendo, vi insulterà per partito preso, non prima di aver snocciolato magari i suoi altisonanti titoli accademici come fossero garanzia di intelligenza, dimenticandosi che Calderoli è un medico chirurgo. Ma quello peggiore è senza dubbio l’idiota che si crede furbo. Quello che, per contestare i vari “sindaca” o “consigliera” rivendicati dalla Boldrini, se ne esce con “pilotO”, “camionistO” e “elettricistO”, come se queste – finendo in A – fossero automaticamente parole femminili, quando basterebbe la seconda elementare per capire che non lo sono (si dice, difatti, “IL” camionista, “IL” pilota, esattamente come si dice “IL” mantra o “IL” cobra). Ovviamente sulla sua bacheca si ritrovano anche tutti gli altri tipi di idioti, in ispecie il frustrato che – dicevamo – insulta a prescindere, e se commetti l’errore di essere pure donna, estende immediatamente le offese anche alla tua vita sessuale, argomento sempre di raro interesse in ogni discussione. Come si fa a difendersi? E che ne so io? Non ho una ricetta precisa, anche perché non è mica detto che io non faccia parte degli idioti. Quello che ho capito è che l’importante nel dire o nello scrivere gigantesche puttanate, è farlo sempre con tracotante sicumera. È assurdo, però dopo un po’ che le racconti convintamente iniziano a crederci anche gli altri. Solo così si riesce a spiegare lo straordinario successo di Salvini.

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