I tratti somatici di Vannacci


Nonostante le distrazioni questi ultimi giorni son stati difficili per il nostro governo, alla gente non non sono sfuggite infatti alcune notizie poco edificanti; per esempio il 94% di assenze in parlamento di Marta Fascina. Ed è un vero peccato perché tutti noi facevamo affidamento sul suo sincero amore per la politica, così come quello che nutriva per il suo compagno, sentimento che lui ha ricambiato con 100 milioni di euro in eredità e facendola eleggere assicurandole una mensilità da deputata che si aggira sui 10.000 euro mensili da qui alla fine del mandato. Altra nota dolente è il messaggio di congratulazioni che la Meloni ha ricevuto da Massimo Boldi che inizia con “ben AMATO Giorgia”. Proprio scritto così, con l’aggettivo maiuscolo, sicché non si tratta di un refuso. Ora le cose son due: o si riferiva all’ex-presidente Giuliano (quello della storica finanziaria Lacrime e Sangue) oppure la Meloni sotto sotto ci ha una fava come un’ombrelliera. E vi dirò che a giudicare dal bruciore che sentono gli italiani al più sacro degli orifizi, questa seconda opzione non è del tutto da escludere. Da luglio, per esempio, sono aumentate del 12% anche le bollette della luce per i consumatori cosìddetti “vulnerabili” (over 75 anni, percettori di bonus sociali e pure i disabili). Questo perché, come saprete benissimo dalle trentasette telefonate al giorno che ricevete, col 2024 siamo passati dal Mercato Tutelato al Mercato Libero. Tuttavia, per queste categorie disgraziate, il governo – bontà sua – ha istituito un Servizio Tutele Graduali: vale a dire che a noi ci è arrivata la labbrata tutta insieme, invece a loro glielo buttano “gradualmente” nel culo, che è un pensiero davvero gentile.





E sempre a proposito di vaselina un’altra notizia degna di menzione è la proposta previdenziale della Lega denominata 41 Light. Siccome quarantuno anni di lavoro, indipendentemente dall’età, gli sembravano troppo pochi per mandare in pensione la gente, hanno pensato: ok, come quota va bene ma solo su base contributiva e per chi ha iniziato a lavorare nel 1996. Ora, sappiamo da studi statistici, che l’età media per una laurea triennale (richiesta ormai anche dalla Conad, non sto scherzando) è 25 anni, 27 per una di secondo livello. Poniamo che uno sia molto fortunato e trovi subito un tirocinio o qualche contratto “atipico” (ganza eh come parola?), e inizi a versare verso i 29 anni. 29 + 41 fa 70. Insomma, verso il 2037, quando probabilmente ogni forma di vita sul pianeta si sarà completamente estinta, se sarete ancora vivi a 70 anni vi arriverà sul conto un bel bonifico decurtato circa del 30% rispetto a ora (per questo l’hanno chiamata Light). Non mi pare malaccio. Tutto questo, ovviamente, se nel frattempo non vareranno la riforma “Quota 45 se ti s’arizza”, che è un sistema misto fra il contributivo e l’andrologico, ma ve lo spiego un’altra volta. Volevo infatti concludere con il Generale Vannacci, sempre pronto a rinfrescarci con le sue uscite felici in questa lunga estate rovente. La pallavolista Egonu, secondo lui, non rappresenterebbe l’Italia perché non ha i “tratti somatici tipici” degli italiani. Mi chiedo dunque quale sarà mai questa tipicità, perché fra lui e Luca Argentero una certa differenza la colgo anch’io, così come fra Brunetta e Raoul Bova, insomma sarebbe utile se Vannacci ci facesse uno schemino. Ma sapete cosa mi ha sconvolto di più? La risposta di Gasparri che cito perché è di una bellezza abbacinante: “Ci vuole l’innegabile talento di Vannacci per criticare Paola Egonu nel giorno del trionfo olimpico delle nostre atlete di pallavolo. L’ex, per fortuna, generale, si atteggia a De Gobineau de noantri (se lo ignora può consultare Wikipedia, fonte di apprendimento alla sua portata) parlando di tratti somatici. Lessi su un giornale che si vantava di fingere di perdere l’equilibrio in metropolitana per toccare le mani di persone di colore per capire al tatto se la loro pelle fosse più rugosa della nostra. Io invece ho incontrato un signore che si è qualificato come barbiere di Vannacci, meno noto di quello di Siviglia reso celebre da Rossini (rinvio Vannacci a fonti internet anche in questo caso), dal quale ho appreso che al momento dello shampoo, con l’inevitabile contatto delle mani con il celebre cranio, a tatto il barbiere ebbe il sospetto di un vuoto all’interno della scatola.” Ecco, aggiungo solo che per far apparire intelligente Gasparri non basta il talento, bisogna proprio avere i “tratti somatici tipici” di Vannacci.

Il Ferrini

 

 

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