Visti gli imbarazzanti risultati del governo giallo-verde non è raro su Facebook, ma anche nei peggiori blog di Caracas, imbattersi nell’evergreen “se aveste votato Renzi”. Sì, perché quando un partito non sa raccogliere consensi la colpa è degli elettori, mica di chi quei voti avrebbe dovuto conquistarli.
E attenzione, non stiamo parlando di una formazione neonata, senza radicamento sul territorio o boicottata dai media, no, stiamo parlando del PD, il partito che alle Europee di quattro anni fa, quando Renzi non aveva ancora iniziato a governare (si era insediato da appena tre mesi) raccoglieva il 40,8%. Da quel momento Renzi ha inanellato un’impressionante serie di sconfitte in tutte le successive consultazioni amministrative, perdendo città e regioni storicamente amministrate dal centrosinistra. Le abbiamo viste cadere, una dietro l’altra: Livorno, Torino, Roma, Genova, Piacenza, una vera e propria ecatombe di voti. Milioni di voti.
Fino alla disfatta totale del 4 marzo. E la colpa di chi è? Ma nostra naturalmente. Quegli stessi elettori che nel 2014 erano intelligenti e lungimiranti nel dare fiducia all’allora neo presidente del consiglio, in quattro anni di governo Renzi/Gentiloni son diventati dei perfetti imbecilli. Un morbo terribile. E il renziano medio, dopo aver portato l’area socialdemocratica alla catastrofe, non si accontenta di accusare i 5 stelle, come se quei voti glieli avessero rubati illecitamente, macché, dà la colpa pure a quella ventina di persone (perché di più non sono) che hanno votato a sinistra del PD. Io, sul serio, non rammento nessuno più arrogante e politicamente miope di questa gente, che non solo ha consentito in quattro anni un’ascesa senza precedenti dei fascisti ma riesce pure a dare la colpa ora a Civati, poi a Fassina, passando per Pisapia, Bersani o D’Alema che messi tutti insieme hanno preso poco più del voto dei parenti stretti.
Di fronte a questa devastazione, a questa desertificazione del centrosinistra, generate da leggi che ammiccano alla destra giustizialista (legittima difesa) o al razzismo più becero (decreto Minniti), per non dire del varo di un ipermaggioritario incostituzionale (Italicum), mai il minimo accenno a un’autocritica. MAI.
È colpa vostra, sì, parlo con voi due che avete votato Rizzo e voi quattro che avete votato la Carofalo.
Se siamo in mano ai fascisti è colpa vostra.
Pentitevi.
E sempre sia lodato Matteo.






Condivido e aggiungerei la riforma del lavoro, che ha spinto ancora più verso la precarietà e immolato definitivamente (a fine crisi!) quelli degli anni ’80; come pure, in un partito costituito sui valori, la modalità “a gamba tesa” con cui i renziani hanno realizzato l’epurazione dai ruoli chiave di chi non era allineato. Direi “ben gli sta”, peccato che gli effetti ce li godiamo tutti!
Beh, però è un fatto matematico. Tralasciando le mie idee politiche (comunque di sinistra), io l’ho votato. Se avessi votato LEU avrei buttato il voto. È un fatto matematico, ripeto. A volte è necessario il più becero realismo rispetto alla più inutile utopia.