Il M5S è cambiato? 6


di Ettore Ferrini

Sgombriamo subito il campo da dubbi. No, il M5S non è affatto cambiato. È sempre stato un partito di destra, così come i suoi elettori, e se questi ultimi ne fossero consapevoli o meno poco importa. Il post razzista “tutti i Kabobo d’Italia” è del 2013, non di ieri, il primo a urlare l’espressione fascista “boia chi molla” in parlamento è stato un grillino, non la Meloni o la Mussolini, i contratti che calpestano la libertà di coscienza dei parlamentari, conquistata con il sangue, ci sono sempre stati, multe comprese per chi non si allineava al capo, e son passati anni da quando Grillo urlò di essere “oltre Hitler“, in mezzo agli applausi. Le liste pubbliche di giornalisti e vignettisti in pieno stile fascista le abbiamo viste tutti, così come Di Maio che elogiava le politiche turboliberiste di Trump o che definiva Medici senza frontiere “taxi del mare“. L’alleanza con i neonazisti in Europa non ve la potete essere scordata e li abbiamo visti anche votare contro la step child adoption o definire l’apologia di fascismo un provvedimento “liberticida“.




La realtà è che in politica non esistono spazi nuovi, e il M5S nel 2013 (quando si è presentato per la prima volta alle politiche) è andato esattamente a colmare il vuoto lasciato dalla destra tradizionale (ci fu infatti un tracollo di Forza Italia e la Lega crollò al suo minimo storico, il 4%). Quello che invero mi lascia basito è vedere ora i volti stupiti di chi non si sarebbe aspettato un’alleanza con i peggiori razzisti d’Italia, quando invece era chiaro a qualsiasi normodotato che quella era la loro collocazione naturale: la destra radicale, il neoprotezionismo, il sovranismo, che quella di Grillo non era affatto una “rivoluzione” ma una “reazione”. Tutti i movimenti di estrema destra storicamente nascono infatti dalla visione stereotipata del popolo buono vessato dalle cattive élite oligarchiche e corrotte, e il M5S incarnava perfettamente questo ruolo fin dal primo vagito. Per questo mi fanno ridere i tanti appelli ai “grillini di sinistra”, perché i “grillini di sinistra” non esistono, non sono mai esistiti e mai esisteranno. Ve li siete inventati voi, così come i preti comunisti e altre creature al limite del mitologico come i fascisti buoni, e sarebbe anche divertente osservarvi mentre rimanete del tutto impermeabili alla realtà che vi circonda, se non fosse che gli avete consegnato il Paese.

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6 commenti su “Il M5S è cambiato?

  • Gennaro

    …E allora LEU? (Perché allora il pd è stato già detto) Prima di ricordarsi di essere stati di sinistra, hanno governato con i fascisti tipo Alfano, verdini e d’anna.
    Detta così sembra voglia mettere le mani avanti, perché pur sapendo che il m5s non fosse di sinistra, mi sono illuso,sperato, preso x il culo, che potesse essere diverso dalla lega.
    Ormai non cerco scuse, ho sbagliato e pagherò le conseguenze…purtroppo pagheranno anche chi non li ha votati.
    Dal resto io non sono di sinistra,quindi automaticamente x molti sono di destra…Ma d’altronde essere comunisti è difficile se non impossibile…come diceva F.Zappa “non sono comunista perché mi piace possedere le cose” o meglio parafrasando il dottor E .Ferrini “è molto più facile essere di destra perché x essere di sinistra c’è bisogno di un percorso lungo”…Ma in fondo neanche voi lo siete veramente.

    • Francesco

      Se vuoi citare Frankone almeno riportala giusta la citazione: “Il comunismo non funziona perché
      alla gente piace possedere cose.”

    • Marco

      Eh sì, te sei proprio uno di quelli dell’articolo. Possiamo fidarci della tua ingenuità perché lo ammetti, ma di tutti quelli che hanno votato Grillo per “dare un segnale al PD”, e che continuano a professarsi di sinistra, io pretendo sommaria esecuzione in stile Pinochet.

  • Davide

    Suppongo che con “grillini di sinistra” si voglia intendere grillini ex-pd. Certo l’errore sta nel pensare al pd come ad un partito di sinistra…