Giuseppe Conte? Ma anche no. 3


Sarò sincero. Di quali e quante università abbia frequentato Giuseppe Conte francamente m’importa una sega. Quello che mi preoccupa casomai è che un giurista accetti di eseguire pedissequamente un programma scritto da altri in cui si prevede, fra l’altro, il vincolo di mandato. Mi pare chiaro che qui qualcuno ritenga che i padri costituenti fossero dei bischeri e ne abbiano voluto specificare l’inapplicabilità perché gli avanzava spazio.  Tanto per cominciare, se a qualcuno il parlamentare deve rispondere è il suo elettorato e non certo il leader del proprio partito, ma c’è di più, l’articolo 67 recita: «Ogni membro del Parlamento rappresenta la NAZIONE ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato». Quindi, non solo il suo elettorato, ma l’intera NAZIONE, questo perché i costituenti ritennero necessario «sottrarre il deputato alla rappresentanza di interessi particolari».
Inoltre: chi ci dice che sia il parlamentare a “tradire” i suoi elettori e non il “partito”? Churchill cambiò due volte partito, per dire. Inoltre: a cosa servirebbero tanti parlamentari se poi dovessero attenersi senza discutere alle decisioni precedentemente assunte dal proprio partito? Allo stato attuale per votare le leggi ci basterebbe un parlamento di dieci persone: 3 grillini, 2 del PD, 2 leghisti, 2 di Forza Italia e uno di LEU. La nostra Democrazia dovrebbe basarsi sul confronto, finalizzato al bene di tutti, non solo quello dei propri elettori. I padri della Repubblica questo lo sapevano bene, e soprattutto avevano fresche addosso le ferite di una dittatura mostruosa, per questo inserirono questo articolo che a qualcuno pare dare tanto fastidio. A tutto questo si aggiunga che il Movimento 5 stelle vorrebbe pure introdurre in parlamento l’obbligatorietà del voto palese, altra stortura giuridica dato che, sempre secondo la Costituzione che tanto si son premurati di difendere,  il voto è personale ed eguale, libero e segreto.




 

 

Proviamo con un esempio pratico:

Poniamo che io debba difendermi in tribunale da un’accusa, cosa che peraltro mi è appena capitata proprio con un deputato 5 stelle. Capirete che non avendo né il tempo né le conoscenze adatte per farlo, sicuramente utilizzerei un avvocato. Ora; se io scrivessi la mia difesa su un foglio e la facessi firmare al mio avvocato con la promessa di pronunciare esattamente le mie parole senza cambiare una virgola, verrebbe meno il suo ruolo, non credete? Vi dirò di più; visto che non posso essere presente a tutte le fasi del processo, per assicurarmi che l’avvocato non cambi assolutamente nulla, lo obbligo ad indossare un registratore che, una volta a casa, mi fornisca prova della sua assoluta fedeltà Di fronte a simili pretese, probabilmente, il mio legale non esiterebbe a mandarmi in culo e mi chiederebbe per quale ragione non vada a difendermi da solo.

Ecco, questo semplice ragionamento dovrebbe bastare e avanzare a chiunque abbia frequentato anche soltanto le scuole dell’obbligo, per rifiutare qualsiasi incarico propostogli da questi analfabeti costituzionali, figuriamoci a chi addirittura, come Giuseppe Conte, insegna Diritto.

 

Ettore Ferrini

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

3 commenti su “Giuseppe Conte? Ma anche no.

  • Rinaldo Carta

    Semplicemente vero e reale. Ma adesso spiegami perchè non posso commentare i tuoi post su FB. Mi sono rivolto anche alla redazione de “L’odio”, sperando di poterti contattare, e nulla. Incomincio a credere che, per quale arcano motivo non si sa, io ti sia antipatico.
    Comunque un saluto,
    Rinaldo

  • Sandro Magri'

    Tutto giusto e condivisibile, quando ad un mio amico avvocato amministrativista era stato proposto di candidarsi con i grillini, l’ho fatto nero con lo stesso ragionamento (poi ha rinunciato perchè lo volevano coinvolgere in faide interne alla setta).
    Ma vi voglio associare alla richiesta di Rinaldo Carta, perchè non si possono commentare i post su facebook?
    Sono abbonato all’Odio, faccio parte del gruppo facebook, clicco regolarmente sui banner, ho vissuto dieci anni all’Elba dove forse abbiamo diversi amici in comune, il 90% delle volte sui post sarei pure d’accordo, perchè non ti si può criticare nel 10% dei casi in cui non mi convinci?
    Saluti,
    Sandro