La verità su Benito Mussolini 1


di Ettore Ferrini

Mussolini ha combattuto la prima guerra mondiale rimanendo anche gravemente ferito ad una gamba, Mussolini che comanda-che comanda il battaglion, lo diceva anche la famosa canzone di Gabbani (o forse erano i Sex Pistols). Mattarella, per dire, mai si sarebbe sognato di andare a combattere in Kossovo o in Iraq, anche se all’epoca non lo avevano ancora surgelato. Mussolini ha saputo adattare la linea di politica economica alle esigenze dell’epoca, permettendoci di superare la crisi del 1929, e a quanto mi diceva mia nonna c’erano dei giorni che addirittura mangiavano. Non solo, il Duce ha dato il via ad una massiccia opera di demolizione del quartiere Alessandrino che venne totalmente spianato, interrando strade, fondazioni rinascimentali e murature romane che -va detto- erano anche bruttine a vedersi. Al suo posto venne realizzata una bella strada, la “Via dell’Impero”, cosìcché il nostro grande statista potesse sfilare fra i meritati applausi del popolo. Il suo più grande merito è stato comunque quello di unire l’Italia come mai prima di allora, infatti chiunque la pensasse in modo diverso veniva spedito in una delle 262 colonie di confino, collocate per la maggior parte nel sud Italia, così uno ne approfittava anche per fare il guappo con le tedesche. Poi ditene male. Ma Mussolini è stato soprattutto il primo e forse unico politico italiano a dare una credibilità all’Italia in politica estera! L’ alleanza con Hitler e l’ingresso in guerra è stata difatti una delle idee più geniali del Duce, in ispecie l’attacco alla Grecia che lì per lì sembrava non c’entrasse una sega però intanto affittavano più ombrelloni di noi, quei sudiciumi. Poi, chiariamolo una volta per tutte, non è che non sia riuscito a trovare il petrolio in Libia, è che ci capitò di domenica e i distributori erano chiusi, mica come ora che c’è il self service, ma sapete una sega voi di strategia militare! La colonizzazione dell’Abissinia è stata poi la ciliegina sulla torta: l’appoggio alla guerra venne anche da ambienti cattolici: da Pio XI alla totale adesione dei fondatori dell’Università Cattolica di Milano e dall’Azione Cattolica. Un vero successo, quello etiope, che unì tutti gli italiani in un coro unanime di sano patriottismo cristiano. E poi, senza quella guerra, non avremmo mai potuto cantare “Faccetta nera” sotto la doccia, che con il Clear anti forfora è la su’ morte. Specie se ti va nell’occhi. Per questo Mussolini si rasava, mica ‘sti capelloni che ci sono in giro oggi. A noi!

Nella foto: il pacco del Duce.




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Un commento su “La verità su Benito Mussolini

  • Timo

    Secondo me la summa di pensiero per la quale rimarrà ad imperitura memoria è il volume della sfera. In Italia c’è il Duce e c’è il Re, quattro terzi pi greco erre tre. Col cazzo che ciandavi a giocà col pallone quadro. Eja eja! Alalà!